Davide Sapienza, che dal 2012 si affida ad Alpes per le proprie camminate Natu.Re., con Il Richiamo di Zanna Bianca porta la collaborazione un passo oltre, grazie alla visione condivisa della montagna.
Per la prima volta una performance letteraria e musicale unisce due capolavori di Jack London: Il richiamo della foresta (1903) e Zanna Bianca (1906). Feltrinelli negli ultimi anni ha affidato la nuova traduzione a colui che attualmente è considerato lo studioso più innovativo di London (Marco Paolini si è ispirato alle sue traduzioni per lo spettacolo di “Ballata di Uomini e Cani”).
Insieme al chitarrista e compositore Francesco Garolfi (tre album all’attivo e collaboratore di Cristina Donà), Davide Sapienza ha studiato una performance ricca di suggestione e potenza espressiva, incentrata sulla complementarietà dei due libri, su due livelli narrativi che finiscono per incontrarsi.
Come scrisse London al suo editore, annunciando Zanna Bianca: (…) È un compagno letterario di Il richiamo della foresta che compie il procedimento inverso. Invece della decivilizzazione di un cane, la sua civilizzazione, lo sviluppo della domesticità. Sarà l’antitesi totale di Il richiamo della foresta. Cosa ne pensa? “. La performance si intitola “Il richiamo di Zanna Bianca” per sviluppare questa idea. Lo scrittore di “I diari di Rubha Hunish”, “La valle di Ognidove” e “La musica della neve”, sperimenta così una formula narrativa inedita per calare nella contemporaneità due capolavori del wild.