A fine landscape is like a piece of music; it must be taken at the right tempo.

Un bel paesaggio è come un brano musicale: deve essere preso al giusto tempo.

(Paul Scott Mowrer)

Nell’incipit del giornalista americano Paul Scott Mowrer, in termine tempo è utilizzato nell’accezione musicale: ogni luogo deve essere esaminato nel giusto “tempo”, ossia con il giusto ritmo, come ogni musica ha una sua velocità di esecuzione.

La variabile del tempo, sia quella musicale che cronologica, è insita nel paesaggio perché́, come ogni altro organismo vivente, il paesaggio è in perenne trasformazione, con i propri ritmi, accompagnandosi alle evoluzioni della sua frequentazione anche sociale.

Spesso si ritiene, erroneamente, che il paesaggio alpino sia immune alle pieghe del tempo ma che resti cristallizzato in nostalgiche immagini da cartolina: le iniziative proposte per l’estate 2022 vogliono, ancora una volta, allontanarsi da questa idea, utilizzando proprio le “architetture” (moderne, di culto, tradizionali e da recuperare) e la loro evoluzione nel/del paesaggio tra passato, presente e futuro possibile/sostenibile, nelle pieghe del tempo.

Allo sviluppo di queste tematiche sono state dedicate le iniziative per il comune di Valtournanche, nell’ambito dell’edizione 2022 della rassegna Sentieri d’autore ai piedi del Cervino, per le quali sono state realizzate:

Una mostra fotografica Dal cielo di Cervinia di Andrea Aschedamini a cura di Luciano Bolzoni -Grand Hotel Cervino, Cervinia giugno-settembre 2022

Un appuntamento/incontro dialogo 

Sabato 30 luglio 20:30-22:30

Con Maria Cristina Ronc, Don Paolo Papone, Luciano Bolzoni, Sandro Sapia

Architetture, voci del paesaggio. Conversazioni tra passato, presente e futuro.

Incontro e dialogo sulle principali peculiarità del paesaggio della Valtournenche; breve viaggio attraverso i più iconici punti di interesse tra architettura tradizionale e moderna.

Per l’estate 2022, si è voluto quindi proporre un ritorno al tema dell’architettura, forte componente culturale del paesaggio ai piedi del Cervino, con i suoi edifici iconici e firmati da alcuni dei più grandi progettisti moderni, disciplina ideale per capire e comprendere sempre meglio le evoluzioni del rapporto ambiente-abitante o meglio frequentatore.

Un ritorno all’architettura che ha voluto essere anche seguito e sviluppo delle giornate di studio organizzate nel mese di giugno a Cervinia dall’Associazione Architetti Arco Alpino, in occasione della loro riunione annuale, nel paesaggio e tra le architetture del Breuil.